Cifre della disoccupazione nel settore elettrico in aumento del 50% – Electrosuisse
13 gennaio 2021

Cifre della disoccupazione nel settore elettrico in aumento del 50%

Crisi del coronavirus

La Seco ha pubblicato gli ultimi dati relativi al mercato del lavoro svizzero nel 2020. Nel 2020 l’andamento del mercato del lavoro è stato caratterizzato dalla crisi della Covid-19. Grazie al massiccio ricorso all’indennità per lavoro ridotto (ILR), gli effetti negativi della crisi sono stati attenuati. Ciononostante, le cifre relative alla disoccupazione sono aumentate in tutti i settori. L’industria elettrica è stata colpita più duramente della media svizzera.

A partire da metà marzo 2020 il numero di persone in cerca di lavoro e dei disoccupati registrati è aumentato sensibilmente rispetto al basso livello di partenza. Secondo i rilevamenti della Seco, nel 2020 il tasso medio di disoccupazione in Svizzera era del 3,1%. Da giugno in poi, il numero di persone in cerca di lavoro è aumentato solo leggermente e si sono talvolta registrati leggeri cali tra i disoccupati. A fine dicembre 2020 il numero di disoccupati era di 163.545, con un aumento di 46.268 unità, pari al 39,5% rispetto all’anno precedente.   Il numero di persone in cerca di lavoro, pari a 260.318, è aumentato di 67.363 unità, ovvero del 34,9% rispetto al dicembre 2019; un dato altrettanto elevato è stato registrato l’ultima volta nel febbraio 1997 con 251.377 persone in cerca di lavoro.

Il settore elettrico più duramente colpito rispetto alla media

Il settore elettrico ha registrato un aumento superiore alla media del tasso di disoccupazione: a dicembre 2020, il numero di persone in cerca di lavoro era di 5028 unità, con un aumento di 1715 persone, pari al 51,8% rispetto a dicembre 2019, portando l’attuale tasso di disoccupazione nel settore al 4,7%.

La media annua di disoccupati nel settore elettrico è stata di 4405 persone, con un aumento del 1510 o del 52,1% rispetto al 2019.

Impiego storico del lavoro ridotto

In un 2020 caratterizzato dal Covid-19 il numero di disoccupati in Svizzera, è aumentato relativamente poco rispetto al massiccio calo di valore aggiunto della prima metà del 2020. Ciò è dovuto principalmente al massiccio ricorso alla all’indennità per lavoro ridotto (ILR).

Partendo da un livello molto basso a febbraio (5045), il numero di dipendenti con lavoro a tempo parziale è salito a 1,0 milioni a marzo e a un massimo storico di circa 1,3 milioni ad aprile. Nei mesi da maggio a settembre, questo dato è poi sceso nuovamente in modo significativo in seguito all’allentamento delle misure di politica sanitaria; in ottobre sono stati finora 219.388 i dipendenti che hanno usufruito dell’ILR. Nei mesi invernali, questo dato sarebbe destinato ad aumentare di nuovo in modo significativo, soprattutto a causa della seconda ondata della pandemia di Covid 19 e delle misure correlate. A novembre, 645.493 dipendenti hanno avviato la procedura di preannuncio per poter riscuotere l’ILR.